FP CGIL: «Non comprendiamo perché non si sia proceduto alla loro vaccinazione, così come avvenuto per il personale scolastico e come i colleghi della Messina Social City»

Lo scorso mese di febbraio, in riva allo Stretto sono “andate in scena” le vaccinazioni del personale scolastico (insegnati curriculari, docenti di sostengo, personale ATA, amministrativi), cioè tutti quei lavoratori direttamente dipendenti dal Ministero dell’Istruzione che, secondo quanto previsto dal piano vaccinale del Governo, occupavano una priorità al fine del contenimento dei contagi nelle scuole.

A lavorare all’interno degli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, vi è però anche un’altra categoria di operatori, gli assistenti igienico personali e gli Assistenti all’autonomia e comunicazione, figure impiegate a stretto contatto con gli studenti disabili, per i quali sembra però esistere un diverso criterio di priorità, o meglio di non priorità.

«Ci riferiamo, nello specifico, – affermano il segretario della FP CGIL, Francesco Fucile e la segretaria provinciale, Elena De Pasquale -, a tutti quei lavoratori impiegati nei servizi AIPT e ASACOM della Città Metropolitana di Messina che, come noto, affida i suddetti servizi in appalto alle cooperative. Parliamo di quasi oltre 500 lavoraotri, ribadiamo operanti all’interno delle scuole superori di messina e pronvicia, che nessuno sembra però considerare una “priorità” nell’ambito della campagna vaccinale». Diversamente, infatti, da quanto avvenuto nel caso dei lavoraotri della Messina Social City che svolgono analoghi servizi all’interno delle scuole dell’infenza e delle scuole medie inferiori, e che nelle scorse settimane sono stati sottoposti a vaccinazione insieme a tutti gli altri collleghi, questi lavoratori sembrano invece essere invisibili. Così come “invisibile” viene evidentemente considerata la recente circolare dell’Assessorato Regionale all’istruzione che prevede di procedere alla vaccinazione anche di coloro che assistono e supportano gli studenti disabili a scuola.

«Lo scorso 27 febbraio – continuano i dirigenti sindacali -, abbiamo scritto una prima nota sulla questione che abbiamo inviato anche al direttore sanitario dell’ASP di Messina, Bernardo Alagna, all’ex-Commissario emergenza Covid, Marzia Furnari, e per conoscenza alla Città Metropolitana di Messina e alla cooperative che hanno in appalto i servizi, chiedendo appunto di attivare quanto necessario per consentire la vaccinazione anche di questi lavoratori. Da allora, però, nessuna risposta. Nella giornata di oggi abbiamo quindi inoltrato una nuova nota ai soggetti preposti, sperando che la situazione possa sbloccarsi e che, in un proficuo spirito di collaborazione, anche questi lavoratori, sempre nella piena libertà di scelta, possano avere il diritto di essere vaccinati».