Per il segretario della Funzione Pubblica CGIL, Francesco Fucile «chi, in un periodo come questo, contribuisce ad alimentare un clima di odio sociale, rischia solo di rendere ancor più drammatica una situazione già contraddistinta da enorme difficoltà quotidiane». Abbiamo il dovere morale di rispondere all’emergenza con grande senso di responsabilità.

«Prima di tutto sentiamo il dovere di ringraziare i centinaia di operatori sanitari, operanti non solo nell’ambito delle strutture ospedaliere, pubbliche e private, ma anche nel mondo del terzo settore e più in generale tutti quei lavoratori che garantiscono in ogni forma la continuità dei servizi della PA e del settore privato, che in queste settimane stanno combattendo per noi la battaglia contro questo nemico invisibile chiamato COVID 19». Questo il pensiero che il segretario generale della Funzione Pubblica CGIL, a nome dell’intera categoria, rivolge alle lavoratrici e ai lavoratori in trincea contro il Coronavirus. Un “mostro” «che sta mettendo a dura prova l’intero sistema del nostro paese e che proprio questo – afferma Fucile – rende ancor più centrale il ruolo del sindacato. Ora più che mai, infatti, le lavoratrici e ilavoratori che, spesso a “mani nude”, ovvero senza Dispositivi di Protezione Individuale, non vengono meno al loro dovere, hanno il bisogno di sentirsi appoggiati e supportati da chi li rappresenta sui luoghi di lavoro. Un sostegno che dovrebbe essere incondizionato ed univoco, perché ora più che mai non si deve commettere l’errore di essere divisivi, di alimentare un pericoloso clima di odio sociale, di caccia all’untore o alla responsabilità di chi in questo momento amministra, che rischia di mettere ancora più in ginocchio la nostra città, il nostro territorio». L’invito è rivolto a tutti gli attori istituzionali impegnati in questa guerra, nessuno escluso. Ci sarà il momento della ricerca delle responsabilità e dei “J’Accuse” ma per noi questo è il momento del sostegno generale e della lotta uniti contro l’unico nemico comune ilCOVID 19. In questo frangente il vero coraggio non è denunciare o attaccare questa o quella amministrazione datoriale. Abbiamo un ruolo di attori sociali che ci impone di mettere da parte le recriminazioni e le facili, seppur giuste, accuse, in nome di quell’unità intelligente che ci permetterà di affrontare meglio il Mostro. Il segretario della Funzione Pubblica, quindi, sottolinea come «la FP CGIL continuerà, quotidianamente ad operare affinché sui luoghi di lavoro vengano rispettate tutte le prescrizioni a tutela della saluta messe in campo dal governo, ma anche perché vengano salvaguardati posti di lavoro e posizioni salariali e cercando di dare alle Amministrazioni quel supporto che oggi necessitano per affrontare l’emergenza. La battaglia, purtroppo, non è semplice, e non lo è solo per il rischio di contagio da COVID19: rischia di essere ancora più insidiosa se a prendere il sopravvento sarà il “virus” della guerriglia e della guerra sociale.». Auspichiamo che il nostro appello sia raccolto da tutti, nessuno escluso, laddove il tutti è da considerarsi nell’accezione più inclusiva del termine (sindacati, amministratori, istituzioni, organi di informazione,ecc).