Per la FP CGIL «è il momento di dire basta allo spettacolo indecoroso messo in scena dal sindaco Cateno De Luca nei confronti dei lavoratori di Palazzo Zanca. Pronti ad attivare tutte le forma di lotta sindacale»
«Diciamo basta alla perenne campagna elettorale messa in atto dal sindaco De Luca, basta agli atteggiamenti ingiuriosi e offensivi assunti nei confronti dei dipendenti comunali, basta alle minacce e insulti rivolti a chi ha il ruolo di difendere, in modo legittimo, i diritti dei lavoratori. Il Prefetto intervenga per porre fine a questo spettacolo indecoroso». La FP CGIL, per bocca del segretario generale Francesco Fucile, stigmatizza il modus operandi del primo cittadino che «utilizza Facebook per continuare ad attaccare la generalità dei dipendenti del Comune, contribuendo ad alimentare un clima di tensione che non fa altro che mettere i cittadini gli uni contro gli altri. De Luca non può permettersi di denigrare i lavoratori dandoli in pasto ai “social” e ai leoni da tastiera. Un primo cittadino che si rispetti dovrebbe conoscere gli strumenti legislativi e contrattuali per sanzionare chi non adempie al proprio dovere, nonché le forme corrette per combattere i cosiddetti fannulloni. A quanto pare, però, gli obiettivi di De Luca sono ben altri, ovvero sperare racimolare consenso sputando fango su chi, ogni giorno, lavora con impegno per portare avanti la macchina amministrativa, anche in condizioni di difficoltà». Per la FP CGIL, però, così facendo, non si fa che mettere a serio rischio «la dignità conquistata, la professionalità e la competenza di tanti lavoratori e perfino la loro incolumità fisica, e ciò non fa onore al primo cittadino. E’ ancor più grave – afferma Fucile – che il sindaco lo faccia nei confronti dei vigili urbani che, giornalmente, affrontano, sulla strada, situazioni difficili dove spesso l’autorevolezza conta più della repressione». Una situazione resa ancor più grave dal fatto che, come sottolinea la FP CGIL, il Corpo di Polizia Municipale è privo di una guida e di un’adeguata struttura organizzativa dove sono insufficienti le figure intermedie di coordinamento (controllo) dei servizi». La Funzione Pubblica CGIL invita quindi De Luca «ad abbandonare questi toni rabbiosi, offensivi e diffamatori nei confronti dei lavoratori; la diffidiamo a non chiamare più “stronzi” coloro che difendono i diritti e la dignità dei lavoratori, a non minacciare di “prendere a calci in culo” i dipendenti che, secondo lei svolgono male il loro lavoro. Il fatto di percepire lo stipendio, non può tradursi nella “perdita” di ogni altro diritto. E’ per questo ci riserviamo di attivare tutte quelle forme di lotta sindacali che la Costituzione ci garantisce e di adire le vie legali sui nostri associati oggetto delle sue ingiurie o invettive via Facebook. Ribadiamo, infine, l’invito rivolto alla massima figura istituzionale della città che rappresenta lo Stato, S.E. il Prefetto, affinché intervenga per porre fine a questo spettacolo indecoroso e pericoloso per i pubblici dipendenti che hanno contatto diretto con il pubblico che, a causa del modo di fare del sindaco, si sente quasi autorizzato a comportamenti violenti e offensivi».