La Funzione pubblica CGIL ha nuovamente inoltrato alla Prefettura richiesta di incontro urgente in cui affrontare in modo concreto un problema che sta mettendo in ginocchio le famiglie, impossibilitate a portare i figli a scuola, e sta gettando nella disperazione gli operatori rimasti senza lavoro

«Avremmo di gran lunga preferito non avere ragione, ma l’ennesimo “buco nell’acqua” rispetto all’assegnazione del servizio di trasporto degli alunni disabili nelle scuole superiori della zona tirrenica della Città Metropolitana (lotto B), è la conferma che l’allarme da noi lanciato qualche settimana fa non era poi così fuori luogo». Questo il commento del segretario della Funzione pubblica della CGIL, Francesco Fucile, in merito alla disastrosa situazione verificatasi per la mancata copertura del servizio di trasporto nel lotto B (zona tirrenica della provincia). Le due trattative private avviate dalla Città Metropolitana per cercare di sopperire all’assenza del trasporto – dopo il rifiuto della cooperativa Orsa Maggiore ad avviare il servizio, sebbene vincitrice della gara – non hanno purtroppo dato i risultati sperati , essendo andate entrambe deserte: «Sicuramente – affermano i rappresentanti sindacali – è necessario trovare, immediatamente, una soluzione tecnica concreta e fattibile: è impensabile che gli utenti rimangano sforniti di un servizio essenziale che mancando, appunto, ne pregiudica anche il diritto allo studio». Non essendoci i mezzi per il trasporto attrezzati proprio per gli spostamenti di alunni affetti da disabilità più o meno gravi, le famiglie dei ragazzi, da sole, non riescono a sopperire a tale carenza, «ed ecco perché appare impercorribile la situazione tempone, inizialmente immaginata dalla Città Metropolitana, di dare un “rimborso” ai genitori per pensare, loro stessi, ad una soluzione “privata” che gli consenta di accompagnare i figli a scuola». A tale disperata situazione, si somma poi la disperazione dei lavoratori che non hanno notizie rispetto al loro futuro occupazionale e che ben conoscono le difficoltà che stanno affrontano le famiglie. «Si tratta di un servizio obbligatorio per legge – continua la FP CGIL – e rifiutiamo ogni soluzione che non ne preveda una regolare assegnazione con l’utilizzo dei mezzi adeguati e del relativo personale da impiegare. Lo scorso 25 febbraio abbiamo scritto alla Prefettura chiedendo l’immediata convocazione di un tavolo tecnico per affrontare il problema, oggi abbiamo reiterato tale richiesta poiché la situazione è diventata insostenibile». Notizie migliore invece sul fronte dell’Assistenza Igienico Personale, sette le offerte presentate, il prossimo 19 marzo seduta conclusiva per assegnare il servizio.