I segretari delle Funzioni Pubbliche di CGIL e CISL, chiedono al Sindaco Metropolitano di capire quali passi avanti siano stati fatti sul tema dell’internalizzazione dei servizi erogati dall’ente metropolitano

«Sono state molteplici le occasioni in cui il Sindaco Metropolitanao ha palesato la volontà di procedere ad un’internalizzazione dei servizi sociali attualmente erogati dalla Città Metropolitana, ma adesso auspichiamo, anzi chiediamo, se a questa intenzione, finora solo verbale, siano seguiti o seguiranno dei risvoli concreti». A chiederlo sono il segretario generale della Funzione Pubblica  CGIL Fracnesco Fucile e la segretaria provinciale Elena De Pasquale, la Segretaria Generale della CISL FP Giovanna Bicchieri e il responsabile provinciale del terzo Settore Antonio Rodio, che ritengono opportuno, replicare il modello “Messina Social City” anche relativamenti ai servizi fino ad ora dati in appalto da Palazzo dei Leoni e nello specifico il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, il servizio di assistenza igiencio personale ed il servizio di trasporto degli studenti disabili nelle scuole superiori di Messina e provincia: «Nei mesi scorsi – ricordano i dirigenti sindacali – il Sindaco Basile aveva messo in campo la possibilità che la gestione dei suddetti servizi potesse passare in gestione all’Azienda speciale del Comune di Messina, ma successivamente non è più stato fatto alcun riferimento a tale ipotesi, o almeno non in via ufficiale. Di conseguenza, siamo qui a chiedere al Sindaco Metropolitano, se ci sia ancora realmente l’intenzione di procedere in tal senso, raggiungendo quindi il prezioso obiettivo della gestione pubblica dei servizi sociali e riuscendo altresì a mettere i lavoratori impiegati nei servizi gestiti in appalto di poter raggiungere la stessa condizione di parità dei colleghi che svolgono attività analoghe per conto della Messina Social City. Ciò consentirebbe di azzerare le differenze e superare i numerosi problemi che, negli anni, hanno interessano questi operatori: rischi legati ai cambi appalto, ritardi nel pagamento della retribuzione, assenza di copertura economica nei mesi estivi, problema quest’ultimo che sta interessando in modo particolari i lavoratori impegnati nel servizio ASACOM. Come Organizzazione Sindacali siamo pronti a dare il nostro contributo avviando un tavolo di confronto sul tema».