Il Segretario Generale Francesco Fucile, il segretario provinciale con delega alla sanità, Antonio Trino della FP CGIL, il Segretario generale della UIL FPL Livio Andronico e della Fials Domenico La Rocca, pronti ad azioni legali per «verificare se i pazienti in lista di attesa di cui parlano sono della provincia di Messina o se, come sospettiamo, provengono da Palermo, magari perchè in quella provincia può essere stato raggiunto il budget oggetto della convenzione con ASP Palermo»

In riferimento all’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud in data 8 ottobre 2023, riguardante la vicenda della sentenza sulla convenzione fra ASP e Fondazione Giglio, le OO.SS. FPCGIL, UIL FPL e Fials intendono produrre alcune necessarie considerazioni in merito.

«Leggendo l’articolo in questione – dichiarano i dirigenti sindacali -, non possiamo esimerci dal rappresentare sgomento per la mancata accettazione di una sentenza dai contenuti chiari ed inequivocabili, che sfociano in esternazioni fuori luogo e più simili ad una minaccia allorquando si dichiarano “pronti a concludere tutte le collaborazioni in essere”. Ma la cosa assume contorni gravi, rispetto a cui ci riserviamo di intraprendere ogni azione utile e consequenziale, allorquando il presidente Albano si lascia andare a considerazioni scriteriate circa la nostra contrarietà al diritto di salute dei cittadini. Non accettiamo affermazioni diffamatorie e lezioni di morale da chi antepone, per mission, l’utile – affermano i dirigenti sindacali -, lucrando esattamente sul bisogno di salute dei cittadini universalmente riconosciuto a tutti solo dal pubblico, tant’è che il Giglio non garantisce prestazioni di urgenza ai pazienti non inseriti nel loro circuito (operati da loro) e che si presentano al PSG. La nostra attenzione per il bene delle comunità – proseguono Fucile, Trino, Andronico e La Rocca -, è talmente alta, contrariamente a quanto afferma il presidente Albano che si pone come un Robin Hood a difesa dei poveri cittadini facendo intendere che il suo interesse è squisitamente a vantaggio dei pazienti di Mistretta e S. Agata, che vigiliamo costantemente e abbiamo dato mandato ai nostri legali di effettuare un accesso agli atti per verificare se i pazienti in lista di attesa di cui parlano sono della provincia di Messina o se, come sospettiamo, provengono da Palermo, magari perchè in quella provincia può essere stato raggiunto il budget oggetto della convenzione con ASP Palermo».

I dirigente sindacali incalzano evidenziando che «presso il Giglio di Cefalù vi sia stata una sensibile riduzione di attività chirurgica, come pure siamo al corrente, da atti formali, che il Giglio, dopo aver sottoscritto la convenzione con ASP Messina, non è riuscita a reperire risorse mediche specialistiche e si stia rivolgendo in Argentina e, nelle more, ha dato in subappalto l’attività al Buccheri La Ferla, ma soprattutto ricordiamo ancora le parole dette da Albano quando affermava che senza accordo con i sindacati non avrebbe proceduto a fare alcunchè. Prima di lasciarsi andare ad esternazioni impavide – concludono Fucile, Trino, Andronico e La Rocca -, si renda conto dei soggetti ai quali si riferisce e soprattutto alla storia che li contraddistingue, sempre in prima linea contro il progetto di privatizzazione in nome dell’universalità dell’offerta sanitaria costituzionalmente garantita».