Sebbene svolgano e abbiano svolto un ruolo centrale soprattutto nel periodo della pandemia, l’ASP di Messina, nella nuova dotazione organica ne ha previsto un numero del tutto insufficiente. La FP CGIL chiede l’intervento dell’Assessorato regionale alla sanità

«Le principali attività svolte dai tecnici della prevenzione operanti all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione dell’ASP territorialmente competenti, riguardano: attività di vigilanza, indagini epidemiologiche,  verifiche e sopralluoghi presso i siti delle aziende per gli aspetti di salute e sicurezza pubblica. Sebbene, quindi, i servizi siano molteplici, e nel periodo della pandemia COVID-19 (SARS-CoV-2), abbiano fornito un supporto tempestivo e efficace al Servizio Sanitario Nazionale, riuscendo al contempo a garantire i LEA previsti, l’Asp di Messina, nella nuova pianta organica, ne ha previsto un numero nettamente insufficiente e ciò non è accettabile». Questo il commento del segretario generale Francesco Fucile e del segretario provinciale con delega alla sanità Antonio Trino, nel commentare il numero di unità preiste dall’ASP, in totale 69 (17 unità in meno rispetto alle precedenti 86), cifra considerata nettamente insufficiente alla luce delle attività da espletare in relazione agli obiettivi aziendali. «Alle attività sopra elencate – continuano Fucile e Trino -, si aggiungono, perlatro, attività conseguenti ad infortuni professionali e/o denunce che hanno subito un notevole incremento, controlli nei cantieri edili da rapportare al numero di notifiche preliminari ricevute, di fatto accresciutesi in maniera abnorme a seguito del bonus ristrutturazione 110%. Considerando, quindi, che sono presenti nel servizio S.Pre.S.A.L. 16 Tecnici della prevenzione, come è possibile vengano raggiunti tali obiettivi?»

L’ASP di Messina gestisce inoltre un territorio metropolitano con un numero di abitanti maggiore rispetto ad altre realtà siciliane più piccole, che, in linea con quanto previsto dalle circolari assessoriali, hanno numeri di tecnici in proporzione più rilevanti.

«Allarmati dalla decisione assunta dall’ASP di Messina, per le prevedibili conseguenze che ne scaturiranno – concludono Fucile e Trino -, si sollecita un tempestivo intervento all’Assessorato della Salute della Regione Sicilia, per adeguare il numero di personale da destinare ai servizi dell’ASP di Messina.»