In riferimento a quanto oggettivato, preliminarmente corre l’obbligo precisare che il tono cui si fa riferimento è fuori luogo parimenti al consueto comportamento datoriale.
Entrando nel merito della risposta, evidenziamo la speciosità di un’azienda che scarica le responsabilità sulle numerosissime (dato molto soggettivo se non viene suffragato da numeri certi e da percentuali analitiche) assenze dei lavoratori durante l’anno 2021, assenze che sicuramente hanno una spiegazione e soprattutto sono giustificate; una gestione manageriale sa bene che vi è un tasso di incidenza di assenze nell’arco dell’anno, legate a malattie o a fruizioni di benefici contrattualmente previsti e sa anche quali sono i correttivi per affrontare le stesse.
Appare chiaro, invece, che, per Vostra stessa ammissione, avete registrato una riduzione di assistenza riabilitativa nei confronti dei pazienti in carico che intendete recuperare attraverso la mancata concessione di ferie natalizie e comunque usando le stesse risorse umane presenti; non possiamo che evidenziare che l’azienda non ha un organico tale da garantire gli impegni assistenziali in caso di assenza del personale.
La predisposizione di un piano ferie non è un dovere contrattuale del datore di lavoro, ma un atto di buon senso dello stesso (tutte le aziende, pubbliche e private, prevedono un periodo di riposo nelle festività importanti!), nel rispetto delle sue maestranze, rispetto che deve palesarsi nei fatti e non rimanere lettera morta sbandierata in una scomposta risposta all’O.S. di turno!
Il fatto stesso che parlate di non obbligo, da la percezione del rispetto verso i dipendenti, come pure l’affermazione che nessuna richiesta di ferie è pervenuta entro la data del 31.10.2021, quando a noi risulta che nei vari centri periferici sono state inoltrate diverse richieste che, probabilmente, non saranno state girate all’organo centrale e se ciò trovasse conferma,sarebbe una grave omissione nei doveri d’ufficio.
Infine, non possiamo che dissentire sulla Vostra ultima affermazione nella nota di che trattasi, perché in totale disaccordo con il malumore registrato fra i lavoratori, lo stesso malumore che ci spinge ad intervenire, perché se non ricevessimo quotidiane lamentele non avremmo alcun interesse a farlo.
Tanto dovevasi.