Con la presente, le scriventi OO.SS. vogliono ripristinare corrette e propedeutiche relazioni sindacali sui temi del lavoro agile, flessibilità dell’orario di lavoro, prevenzione e sicurezza, che da troppo tempo sono stati oggetto da parte di quasi tutti i Responsabili, nonché Dirigenti degli Uffici giudiziari di Messina di pedissequi atti unilaterali, in deroga alla normativa contrattuale vigente, oltreché agli accordi e protocolli stipulati in itinere, contenenti nel merito espliciti ed inequivocabili richiami al confronto e alla partecipazione sindacale. Appare utile ricordare, a tal proposito, la permanenza dell’efficacia fino allo scadere del periodo emergenziale, sia dell’Accordo sottoscritto tra l’Amministrazione giudiziaria e le OO.SS. il 14 Ottobre 2020 in tema di flessibilità e lavoro agile, sia del Protocollo sulla sicurezza stipulato con il Ministero il 24 Luglio 2020, le cui misure devono ovviamente essere adeguate con il rientro in presenza negli uffici decretato con D.M. 8 Ottobre 2021 e la modifica del rapporto tra lavoro agile e lavoro in presenza.
Spiace constatare, purtroppo, come il prefato Decreto e ancor prima il D.M. 23 Settembre 2021 abbiano fuorviato gran parte dei Capi Uffici e Dirigenti sulla presunta fine del lavoro agile nelle PP.AA. Niente di più falso ! Vero è che tra gli obiettivi del rinnovo contrattuale 2019/2021 in corso di trattativa con l’A.R.A.N. vi è proprio la contrattualizzazione e regolamentazione dello smart working, che diverrà a partire dal 2022 un istituto fruibile a tutti gli effetti. Lo stesso D.M. 8 Ottobre 2021, all’art. 1 co. 3, nelle more della definizione degli istituti del rapporto di lavoro connessi al lavoro agile da parte della contrattazione collettiva e delle modalità e degli obiettivi del lavoro agile da definirsi ai sensi dell’art. 6 co. 1 e 2 lett. b) del D.L. 80/2021, nell’ambito del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), dispone che il lavoro agile potrà essere autorizzato nel rispetto di elencate condizioni, precisando altresì al co. 7 che gli Accordi individuali stipulati in data anteriore a quella di entrata in vigore del suddetto Decreto, restano validi se conformi alle previste condizioni in seno elencate.
Appare evidente e inconfutabile il superamento dei limiti di percentuale di personale amministrativo da autorizzare d’ora in avanti alla modalità di lavoro agile, se pur nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa vigente. Lo stesso Capo Dipartimento del D.O.G. con Circolare del 13 Ottobre 2021 si è uniformato in tal senso, rimarcando la ratio a cui si è ispirata l’introduzione dell’istituto del lavoro agile ai sensi degli artt. 18 e ss. della L. 81/2017, ovvero quella della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche alla luce della positiva esperienza dello smart working sinora maturata durante il periodo emergenziale da Marzo 2020 in poi.
In controtendenza a quanto appena precisato appare la recente nota n. 3722/2021 emessa il 16 Novembre u.s. da codesta Presidenza, ponendo limiti di percentuale di personale da autorizzare alla modalità di lavoro agile e nelle more di predisposte rivalutazione delle domande da parte dei Direttori Responsabili, addirittura revocando a partire dal prossimo 22 Novembre le concesse autorizzazioni, con conseguente rientro in servizio a tempo pieno di tutto il personale.
Ferme restando le perplessità che suscita un rientro massiccio in presenza dei lavoratori, anche alla luce dell’esonero dal possesso del passaporto verde riconosciuto alla sola utenza, considerata la rilevanza della materia, che incide sulla sicurezza dei lavoratori in una condizione di pandemia ancora in atto, l’esplicito richiamo al rispetto del sistema di partecipazione sindacale e le circolari già emanate sull’argomento, CGIL CISL e UIL chiedono l’apertura di un confronto urgente con codesta Presidenza. Nelle more della convocazione dell’incontro, le scriventi OO.SS. chiedono che i lavoratori già precedentemente autorizzati alla prestazione in smart working continuino ad effettuare la propria attività secondo tale modalità.