Con la presente questa O.S. intende manifestare profonda preoccupazione in relazione alla condizione complessiva in cui versano gli operatori del servizio SADS, soprattutto in un momento così delicato come quello che sta attraversando la città di Messina, da oggi e fino a fine gennaio dichiarata zona rossa.

Per prima cosa si ritiene opportuno porre l’accento sulla questione DPI. Con ordine di servizio n°88 del 30/12/2020, codesta Azienda ha ribadito “l’obbligo dell’utilizzo dei DPI ai sensi del D.Lgs 81/2007, art.20 comma 2 lett. C ed D, nonché l’uso dei presidi igienico- sanitari (disinfettanti, detergente e altri prodotti secondo specifiche esigenze), messi a disposizione dall’Azienda. Si rammenta, altresì, che l’uso dei DPI non può essere demandato alla discrezionalità di ciascun lavoratore e dunque, per quanto sopra detto, il loro mancato utilizzo costituisce una violazione di legge”

In precedenza, con altro ordine di servizio, n°83 del 9/12/20200, l’Azienda aveva già dichiarato di “declinare ogni responsabilità penale, civile ed amministrativa, relativamente al mancato ritiro dei DPI da parte dei dipendenti”.

Pur non condividendo l’atteggiamento di quanti hanno scelto, inopportunamente, di non seguire le indicazione fornite dalla MSC in tema di DPI, ci preme sottolineare come sia necessario rivolgere la dovuta attenzione alla tipologia di DPI forniti ai lavoratori, soprattutto a coloro che, così come nel caso del servizio SADS (ma non solo), svolgono mansioni particolarmente esposte al rischio contagio. Di certo non si ritiene che la mascherina di tessuto fornita da codesta Azienda possa essere considerata un dispositivo adeguato in un contesto domiciliare, dunque con un rischio di contagio potenzialmente elevato. Appare necessario che ai lavoratori vengano fornite, settimanalmente, e con copertura per l’intera settimana, mascherine FFP2 in luogo delle attuali mascherine di stoffa. Analogamente si chiede che anche la fornitura di gel sia adeguata ai livelli richiesti poiché risulta, anche in occasione dell’ultima distribuzione di DPI, che il liquido igienizzante non sia stato sufficiente per tutto il personale.

Sul fronte della vaccinazioni, ricordando che il piano vaccinale approvato dal Parlamento, ha già previsto che gli operatori sanitari, ivi compresi coloro che operano nel settore del privato e del privato sociale, rientrino tra le categorie che verranno vaccinate con priorità, ovvero nei mesi gennaio-marzo, si chiede quale riscontro sia stato dato dall’ASP rispetto alla richieste che ci risulta essere stata inoltrata da codesta Azienda all’Azienda Sanitaria Provinciale.

Infine, alla luce della situazione sanitaria particolarmente preoccupante e della conseguente, oggettiva complessità del servizio svolto dagli operatori del SADS, ribadiamo,oggi più che mai, la necessità di procedere alla sottoscrizione di un accordo di secondo livello, affinché questi lavoratori ottengano un riconoscimento economico mensile, per le spese sostenute in relazione a spostamenti, parcheggi o utilizzo mezzi pubblici per recarsi da un posto di lavoro all’altro.