In riferimento alla proposta di Piano Triennale del fabbisogno del personale 2020/22 e al connesso Piano delle Assunzioni la FP CGIL ritiene che preliminarmente debba essere attenzionata l’urgenza dell’adozione degli atti in questione stante le fortissime refluenze che l’attuazione del Piano ha su molti lavoratori.

In merito alle proposte di cui all’oggetto la FP CGIL formula le seguenti osservazioni e proposte:

  1. Stabilizzazione del personale contrattista.
    1. Verifica della corrispondenza dei profili professionali da mettere a selezione con l’attivitàche il personale di fatto espleta. In particolare la verifica andrebbe effettuata per il profiloprofessionale di Istruttore Perito Agrario;
    2. Integrare il Piano Triennale del Fabbisogno con la ricontrattualizzazione dei 93 dipendentiprevedendo un incremento delle ore di lavoro stante la piena disponibilità di capacità assunzionale e di risorse finanziarie per avviare un percorso che veda il personale in questione in full time nell’arco del triennio 2020/22;
  2. Assunzione delle categorie protette.
    1. Adozione puntuale della Direttiva 1/2019 del Ministero PA su Linee Guida per ilcollocamento obbligatorio.
    2. Prevedere l’assunzione delle 24 Categorie protette nell’arco del triennio 2020/22 e noninteramente nell’anno 2020 tenuto anche conto che la spesa a regime per le 24 assunzioni previste è pari ad € 753.109,00, spesa che appare assolutamente eccessiva stante le difficoltà finanziarie ancora non totalmente risolte dell’Ente;
    3. Modificare la previsione di assunzione delle 24 Categorie Protette nella categorie professionali D e C (18 Cat.D e 8 Cat.C), tenuto conto che l’Ente ad oggi necessita di particolari figure ascrivibili alle Categorie B di cui la proposta non tiene assolutamente conto. Aver concentrato la scelta solo tra le Categorie professionali D e C oltre a far lievitare la spesa non appare in linea con le reali necessità dell’Ente.
    4. Integrare e modificare, pertanto, la previsione di assunzione con almeno 10 Cat.B per tutte quelle funzioni ausiliarie e di sorveglianza per la cui carenza risulta sistematicamente complicato garantire i servizi;
    5. Modificare i profili professionali da assumere nelle Categorie professionali D e C che risultano anacronistici e lontani dalle esigenze dell’Ente. Prevedere assunzione in profili professionali attuali, collegati a titoli di studio di nuova generazione (non dovrebbe essere difficile individuarli), connessi all’emergenza di procedere alla digitalizzazione dell’Amministrazione. Solo a titolo esemplificativo si potrebbe fare riferimento a quelle figure professionali obbligatorie previste dal CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale)
    6. Indicare nei 2 atti amministrativi proposti le modalità di assunzione delle Categorie Protette tenuto conto che l’ordinamento prevede tre diverse modalità di assunzione dei soggetti con disabilità:
      1. la chiamata numerica per le categorie e i profili per cui è richiesto il solo requisito della scuola dell’obbligo in base all’art. 35, comma 2, del d.lgs. 165/2001;
      2. il concorso (con riserva di posti) per le altre qualifiche secondo l’articolo 16 della legge 68/1999;
      3. le convenzioni ai sensi dell’articolo 11 della medesima legge 68/1999.
  1. Eliminare la palese disparità di trattamento cui è sottoposto il personale interno per la mancata previsione dell’applicazione dell’art.20, comma 15, del Decreto Leg.vo 75/17, ovvero quella possibilità normativa che prevede la possibilità di riservare il 30% dei posti disponibili alleprogressioni interne di carriera.
    La presenza di importanti professionalità all’interno dell’Ente, che da 30 anni reggono l’intera macchina amministrativa e che meritano una previsione di riqualificazione, non può non trovare nella proposta del Piano Triennale del Fabbisogno del Personale 2020/22 una risposta certa. L’eventuale rinvio ad anni successivi della previsione di applicazione della norma de qua potrebbe vanificare l’ipotesi di riqualificazione del personale interno in quanto come sopra specificato la norma prevede la riserva agli interni del 30% dei posti disponibili per le assunzioni, che nel 2021 e nel 2022 sono pari ad 1 unità per ciascun anno.
  2. Modificare la previsione di assunzione di n. 3 dirigenti distribuiti nel triennio 2020/22 prevedendo che almeno 1 dei 3 dirigenti da assumere sia di Area Amministrativa.