A distanza di circa 3 mesi dalla nostra segnalazione circa alcuni atti, illegittimi e comunque meritori di approfondimento a nostro parere, perpetrati dal manager dell’IRCSS Neurolesi “Bonino Puleio” di Messina, si stanno concretizzando gli effetti delle nostre paure.

Stiamo parlando delle delibere relative al personale a rinnovo e proroga contratti di personale di ricerca con ricaduta assistenziale. Ricordiamo come, con le delibere n. 1594 e 1595 del 20-12-2019 e 1616 e 1617 del 01.01.2020 sono state approvate proroghe dei contratti che grande confusione hanno creato tra il personale. In particolare personale assunto per lo svolgimento di attività di ricerca con ricaduta assistenziale è stato trattato in 3 differenti modi creando disparità tra gli operatori e forti contestazione da parte degli stessi, creando i presupposti per sicuri contenziosi. Altresì, tali delibere appaiono, a nostro avviso, violare in maniera evidente la normativa sulla selezione del personale a tempo determinato, trattandosi di personale fuori dai tetti di spesa e della dotazione organica e con fondi destinati alla ricerca; in altre parole, al momento dell’assunzione fu reclutato con bando della ricerca, pagato con fondi della ricerca per cui al di fuori della dotazione organica e del tetto di spesa, mentre oggi transita all’assistenza (cambio di tipologia contrattuale) senza certezza, a nostro avviso, di copertura finanziaria ed in assenza di pianta organica e piano triennale delle assunzioni.

Quanto sopra, come dicevamo, si sta concretizzando, complice COVID 19 che ha portato alla chiusura del presidio Casazza per contagio e la cui apertura non ci è data sapere, stante l’assoluto silenzio del Manager.

Va da se che con un intero presidio chiuso, il personale sanitario si ritrova ad essere a casa e non sappiamo con quale “inquadramento”, ma cosa ancor più grave è che, a causa della chiusura, le necessità di dotazione organica rischiano di doversi rivedere al ribasso, con grandi ricadute sull’occupazione.

Se i nostri timori trovassero conferma, siamo ben consapevoli che insiste il rischio che possano perpetrarsi delle situazioni poco chiare a causa della mancata trasparenza gestionale che sta caratterizzando questo management.

Già il continuare a mantenere in essere le delibere di cui in premessa crea confusione e soprattutto guerra fra poveri: basti immaginare che personale a tempo indeterminato si trova a casa, senza alcuna certezza di quando potrà rientrare e non vede di buon occhio che colleghi con uno status assunzionale meno garantista del proprio, si ritrovi a lavorare.

Riteniamo non tollerabile, nel rispetto di tutte le maestranze, che vi possano essere queste situazioni. Oggi non si può ulteriormente tergiversare sul ripristino delle condizioni di assoluta legittimità e trasparenza, adottando regole certe e garantiste dei diritti dei lavoratori.

Il percorso dei singoli lavoratori per arrivare al tempo indeterminato deve essere chiaro e non può in alcun modo attuarsi a discapito di altri o ,peggio, scavalcando dei potenziali aventi diritto.

Un’altra questione, sempre portata alla vostra attenzione, riguarda i centri satellite dell’IRCCS, nel modello HUB&SPOKE, abbandonati al loro destino in questo momento, senza alcuna certezza. Le maestranze ivi impiegate, che non si capisce se appartenenti alla ricerca o all’assistenza, non conoscono il loro futuro e, nella migliore delle ipotesi, dirottano la propria attenzione verso lidi più sereni, sguarnendo gli asfittici organici. Si ricorda come alcuni di questi centri ricadano in piena zona rossa e non ci si può permettere di non dare certezze.

Nella speranza di aver chiarito, cosa assolutamente non semplice, la situazione di assoluta confusione nella quale ci si ritrova e che potrebbe ingenerare dei prevedibili contenziosi, chiediamo alle SS.LL., ognuno per la parte di propria competenza, di intervenire per dipanare una matassa sempre più aggrovigliata.
Messina, 27.04.2020