Per il segretario della FP CGIL Sicilia, Gaetano Agliozzo e per il segretario della FP CGIL di Messina, Francesco Fucile, la Regione deve capire realmente come muoversi per continuare a garantire agli studenti un servizio di assistenza realmente specialistico

Si è discusso oggi in V commissione all’ARS del delicato tema dell’Assistenza Igienico personale agli studenti disabili negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, argomento rispetto la FP CGIL e la FP CGIL Messina ritengono fondamentale che la politica riesca a stabilire prima del tempo, ovvero prima che giunga il parere richiesto al CGA, cosa fare nel caso in cui l’organo di Giustizia Amministrativa, non fornisca una risposta positiva rispetto al mantenimento del servizio in questione: «La prima notizia rassicurante che possiamo dare a lavoratori e famiglie – affermano il segretario generale della FP CGIL Sicilia, Gaetano Agliozzo e il segretario generale della FP CGIL di Messina Francesco Fucile – è che l’Assistenza igienico personale verrà garantita nella medesima modalità di come avvenuto finora, fino al prossimo mese di marzo, termine quest’ultimo entro cui si presume potrebbe arrivare il parere che l’assessorato ha richiesto al CGA per dirimere il “nodo” delle competenze. Il problema che si pone e che abbiamo chiesto in modo diretto alla dott.ssa Barresi, la funzionaria della Regione che oggi ha fatto le veci dell’Assessore Scavone, è capire quale posizione intende prendere la politica rispetto all’espletamento di un servizio che non è da considerare alternativo, bensì sussidiario, a quello che dovrebbero andare a svolgere i collaboratori scolastici. Ricordiamo, a tal proposito, quanto riportato nelle molteplici disposizioni regionali che confermano “la collocazione dell’assistenza di base in argomento tra i servizi essenziali ed obbligatori non derogabili che gli enti locali sono chiamati ad assicurare seppur di concerto, ed a supporto, anche in via sussidiaria, delle istituzioni scolastiche”. Si rimane in attesa di un confronto con l’Assessore, a nome del governo, che faccia chiarezza sulle norme regionali che si sono succedute e che riconoscono agli studenti disabili il pieno diritto ad un’assistenza specialistica. Ascoltare oggi, da parte del funzionario presente, solo un intervento mirato a comprimere la spesa e a trovare una soluzione per la carenza di risorse che esistono nel bilancio regionale, lascia l’amaro in bocca».