La nota 19352 del 14/6/2019 a firma del Dirigente FF della II Direzione e della Dirigente della I Direzione, non può non suscitare negli scriventi, ma soprattutto nel personale interessato, sconcerto e confusione.

Richiamare infatti l’attenzione dei dipendenti sulla scadenza del termine per la presentazione dell’istanza per il transito alla “Resais SpA”, quando è di fatto ancora aperto il dialogo (o almeno da parte ns era ritenuto tale) sulla richiesta di proroga al 31.12.2019 e di avvio delle procedure di stabilizzazione, così come concordato nella riunione tenutasi il 28/5/2019 negli uffici dell’Assessorato Regionale AA.LL. appare, al di là di una formale mancanza di rispetto nei confronti degli scriventi (venuti a conoscenza della nota solo per averla visionata all’albo pretorio) una conferma delle voci circolanti in merito alla volontà dell’ente di procedere a proroghe solo dietro presentazione della richiesta di transito.

Non nascondiamo a questo punto la ns amarezza per la mancanza di comunicazione in merito alla reale volontà, da parte delle SS.LL., di voler mantenere in servizio il personale“contrattista” e prendiamo atto dell’assoluta mancanza di chiarezza e decisione che traspare dalla sequenza di atti fino ad oggi prodotti (proroga di 4 mesi nelle more dell’approvazione del bilancio regionale, proroga fino al 30 giugno, data di scadenza del termine per la presentazione dell’istanza Resais).

Il tutto mentre le altre amministrazioni (ex province), presso cui risultano dipendenti a tempo determinato, hanno fatto di tutto per garantirne la permanenza in servizio almeno fino al 31.12.2019.

La FP CGIL e il CSA ribadiscono che il termine per l’avvio delle procedure resta fissato al 31.12.2019 e che codesta amministrazione non è attualmente in grado di affermare con certezza che tale termine sia destinato a spirare invano: la proroga quindi è assolutamente legittima e il finanziamento è a carico della Regione.

Nel merito del transito alla Resais queste OO.SS. richiamano la Loro attenzione sul fatto che in atto non si hanno sull’argomento certezze normative e che un eventuale esito negativo del giudizio di legittimità costituzionale renderebbe ipotizzabile uno scenario che vedrebbe i colleghi letteralmente “in mezzo ad una strada”.

Se l’amministrazione non intende più avvalersi dell’attività dei 94 contrattisti (esponendosi peraltro a contenziosi di certa soccombenza con notevole danno erariale) deve avere l’onestà di dirlo chiaramente evitando di calpestare ulteriormente la loro dignità.

Come OO.SS. preannunciamo che i dipendenti non accetteranno di firmare contratti di fatto già scaduti e non saranno disponibili a percorsi che sono in atto avvolti da una moltitudine di dubbi ed incertezze e chiedono pertanto un incontro immediato sulla materia.