Attivazione Progetti PUC (Progetti Utili alla Collettività) e RdC, per la FP CGIL i poveri a servizio della comunità.

Con l’attivazione dei Progetti Utili alla Collettività (PUC), il beneficio economico erogato ai percettori del Redditodi Cittadinanza (RdC) non può più essere ritenuto, dichiarano Francesco Fucile Segretario Generale FPCGIL e il coordinatore regionale FP CGIL degli Assistenti Sociali, Paolo Saglimbeni,  come l’ennesimo aiutino assistenziale senzaalcuna contropartita. In verità il beneficio economico ha sempre avuto tanti condizionamenti ben definiti anche dal RdC che è nonsolo misura di politica attiva del lavoro come strumentalmente si vuole far credere, ma anche misura dicontrasto alla Povertà avendone inglobato le precedenti Sia e Rei. Il RdC ha infatti confermato, quale contropartita del beneficio economico, l’impegno del nucleo familiare, titolaredel RdC, a fuoriuscire dalla situazione di povertà mediante la piena disponibilità all’inclusione lavorativa. Maanche tanti altri gli impegni riconducibili alle numerose causali della povertà. Tra l’altro ricordiamo gli impegniriguardanti: le azioni di cura e dei carichi di assistenza sia dei minori che degli altri familiari, la garanzia dellafrequenza scolastica dei figli, il potenziamento del ruolo educativo e di cura genitoriale, la prevenzione e curadella salute, la pulizia e l’ordine del proprio aspetto e dell’abbigliamento, l’integrazione sociale e relazionale,ecc; il conseguimento dell’obbligo scolastico, l’orientamento formativo e professionale, ecc… Per raggiungere gli obiettivi previsti dalla legge sul RdC, oltre agli impegni dei beneficiari, fondamentali sonoperò i sostegni dello Stato nelle sue varie articolazioni territoriali. Se quindi nel Mezzogiorno d’Italia, dove èconcentrata una elevatissima percentuale di poveri destinata ad aumentare con la pandemia in atto, non c’èlavoro non solo per coloro che hanno bassi livelli di istruzione e basse qualifiche professionali, la responsabilitànon si può certo attribuire ai [...]