All’Assessore Regionale delle politiche della famiglia e del lavoro

Dott. Antonio Scavone

Con la presente la FP CGIL Sicilia intende sottoporre alla Vs attenzione le problematiche che si sono determinati in relazione ai giorni di chiusura scuola per via delle allerte meteo che nelle scorse settimane hanno interessato diversi comuni siciliani.

Premesso che i violentissimi eventi atmosferici che si sono abbattuti sul territorio hanno inevitabilmente imposto l’adozione , da parte delle amministrazioni comunali, di misure cautelative in ordine alla viabilità e ad alcuni servizi pubblici offerti, ivi compresa la scuola, si ritiene tuttavia necessario evidenziare come, proprio in relazione all’attività scolastica, tali decisioni abbiano ancora una volta danneggiato i lavoratori impegnati nel servizio di Assistenza All’Autonomia e Comunicazione, nei servizi di assistenza igienico personale (lì dove ancora garantiti) e nel servizio trasporto svolti per conto delle Città Metropolitane, Consorzi ed Ex Province.

Alla luce di quanto avvenuto nel corso di queste settimane, e potendo facilmente immaginare che ciò, considerata ormai la frequenza di eventi atmosferici sempre più violenti, potrebbe facilmente riverficarsi, con ulteriore danno ai suddetti lavoratori, si ritiene utile richiamare l’art. 1256 del Codice Civile, secondo cui, con riferimento ai rapporti di lavoro subordinati, “l’obbligazione del lavoratori si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile”. Apparequindi evidente come, essendo la chiusura della scuola, una causa non dipendente dalla volontà dell’operatore, quest’ultimo non debba recuperare ore di lavoro, né tantomeno essere costretto ad usufruire di giorni di ferie, ma debba aver riconosciuto il compenso per le giornate di lavoro non effettuate a causa dell’allerta meteo. Si ritiene utile e necessario porre alla Sua attenzione il tema in questione, poiché lo stesso rientra nell’ottica di una linea politiche che dia dignità ai professionisti che operano in questo settore pur non essendo alle dirette dipendenze del ministero dell’Istruzione.

Riguardo poi il secondo punto oggetto della presente nota, e direttamente connesso a quanto sopra scritto, questa O.S. ritiene non più rinviabile l’avvio di una discussione riguardante l’integrazione delle “Linee Guida Asacom” approvate nel settembre del 2020. Pur riconoscendo, infatti, l’importanza e la centralità dello

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strumento adottato dal Codesto Assessorato, il cui obiettivo è stato quello di provare a creare ordine in relazione alla modalità di erogazione del servizio, mettendo sempre al centro il bisogno dell’utente, si ritiene al tempo stesso necessario avviare una nuova discussione che tenga conto anche di quanto contenuto all’art.49 della Legge di Bilancio che indica l’istituzione del “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità” e che prevede lo stanziamento di circa 70 milioni dei 100 complessivamente previsti, da destinare alle Regioni.