Non è certamente la prima segnalazione che la FP CGIL esterna a codesta Presidenza in merito alle croniche scoperture di organico che investono l’Ufficio del Giudice di Pace di Mistretta. Carenze che si sono acuite nel tempo, in assenza di prodromiche procedure di ricambio che avrebbero certamente reso possibile la continuità e tempestività dei servizi da rendere all’utenza, nonché adeguato supporto alle unità di personale rimaste. Di fatto, a fronte di una pianta organica che prevedeva un Direttore, un cancelliere, un assistente e un operatore giudiziario, l’Ufficio può contare oggi sulla esclusiva presenza di quest’ultimo, giacché il Direttore è stato trasferito d’ufficio presso codesta Corte, mentre sia il cancelliere che l’assistente sono in quiescenza persopraggiunti limiti di età. Vi è poi un ausiliario proveniente dal Tribunale di Patti, ma residente a Mistretta, al quale è stata concessa l’applicazione due volte a settimana (lunedi e venerdi) presso il Giudice di Pace in questione.

Per fronteggiare la sopravvenuta criticità si è cercato sinora di utilizzare l’istituto della applicazione cadenzata previa turnazione attingendo dal personale del Tribunale di Patti, tra coloro aventi il profilo di cancelliere e assistente. Sebbene questa O.S. possa apprezzare l’intento di codesta Presidenza di aver voluto perseguire una soluzione più che mai confacente e corrispondente alle esigenze dell’Ufficio mistrettese, deve tuttavia stigmatizzare l’effetto e l’efficacia del provvedimento posto in essere.

Dalle nostre risultanze, una soluzione quella adottata del tutto inconcludente, vista l’effettiva presenza del personale coinvolto presso la sede del Giudice di Pace, pari circa al 10% della turnazione preventivata.

Nel frattempo l’unico dipendente superstite a Mistretta, ossia l’Operatore giudiziario Maria Ribaudo, ha provveduto da sola, con alacrità e grande spirito di sacrificio a garantire il funzionamento dell’Ufficio e i servizi minimi essenziali. La sig.ra Ribaudo, non più giovane di età (ultrasessantenne) e affetta da patologie croniche pregresse, certificate da struttura pubblica, ha dovuto per ovvi motivi sacrificare anche le proprie ferie e gli altri istituti contrattuali utili per recuperare le energie psicofisiche, fintanto che il forte stress da lavoro-correlato alla quale la dipendente si è sottoposta, ha costretto la stessa chiedere un congruo periodo di malattia per riprendersi.

Allo stato dell’arte, l’Ufficio del Giudice di Pace di Mistretta è totalmente scoperto da personale amministrativo! A giudizio della scrivente O.S. tutto ciò si sarebbe potuto evitare, adottando soluzioni certamente più stabili e durature. A saldo di qualsiasidissertazione si possa fare sull’entità dei carichi di lavoro del il Giudice di Pace di Mistretta, non è accetabile e legalmente possibile far gravare la sopravvivenza di un ufficio pubblico sulle spalle di una sola dipendente, per di più cagionevole di salute.

Il tenore delle appalesate criticità attengono, peraltro, ad evidenti pericoli per la sicurezza e l’incolumità di chi presta servizio presso il citato ufficio giudiziario (specie se si è da soli), vista l’ampiezza dello stabile e l’assenza di qualsivoglia sorveglianza.

Alla luce di quanto testè esposto, la scrivente O.S. propone come soluzione immediata l’assegnazione d’ufficio, ex art. 13 co. 1-2-3 dell’Accordo di Mobilità interna del 27/03/07, considerando destinatari del provvedimento i dipendenti in servizio presso il Tribunale di Patti, che di fatto sono residenti nel comune di Mistretta e dunque a costo zero per l’Amministrazione, ossia il Cancelliere Basilio Gentile e l’ausiliario Giovanna Di Fazio, quest’ultima titolare di invalidità pari al 70% ex art. 21 L. 104/92. Tale soluzione, già adottata alla Procura Generale lo scorso 12 Febbraio, previa riunione con le OO.SS. territoriali , ai finidell’assegnazione di un conducente di automezzi da destinare alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., sarebbe, tra l’altro, conforme alle vigenti misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, poiché si permetterebbe ai dipendenti Ribaudo, Gentile e Di Fazio, di non spostarsi dal proprio domicilio e di prestare la propria attività lavorativa in modalità agile (smart working), così come disposto dall’art. 87 del D.L. 18/2020, garantendo così anche l’eventuale presidio a rotazione.

Per quanto sopradetto la FP CGIL

invita codesta Presidenza ad attivare la procedura dell’assegnazione d’ufficio, ex art. 13 co. 1-2-3 dell’Accordo di Mobilità interna del 27/03/07, del Cancelliere Basilio Gentile e dell’ausiliario Giovanna Di Fazio, presso l’ufficio del Giudice di Pace di Mistretta, onde permettere alla dipendente Maria Ribaudo di poter rientrare in servizio e lavorare con maggiore serenità, e nel contempo garantendo continuità dei servizi da erogare all’utenza;

diffida ad osservare le disposizioni introdotte in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica COVID 19, nonché a garantire ai dipendenti adeguato approvvigionamento dei D.P.I. previsti dalla normativa vigente.

La scrivente O.S. considererà responsabile codesta Amministrazione di eventuali danni cagionati alla salute della dipendente Maria Ribaudo, in caso di inadempienza.