Il sindacato denuncia la gestione dei lavoratori e dei Ccr e scrive alle istituzioni

Rapporti tesi tra la Fp Cgil e la gestione commissariale dell’Ato Me4 sull’impiego del personale dipendente. Oggi il segretario provinciale del sindacato, Carmelo Pino, ha scritto al commissario straordinario dell’Ato Nicola Russo, al sindaco della Città metropolitana di Messina Cateno De Luca, alla Srr Messina Area Metropolitana e per conoscenza all’Ispettorato del Lavoro e al prefetto di Messina, per segnalare e denunciare quanto attuato dalla società d’ambito in liquidazione, che si occuperà della gestione dei rifiuti, almeno fino al 30 settembre in virtù dell’ordinanza di proroga firmata il 31 maggio dal sindaco metropolitano, nei comuni di Antillo, Forza d’Agrò, Sant’Alessio, Savoca, Castelmola, Gaggi, Gallodoro, Letojanni, Mongiuffi Melia, Mandanici, Pagliara, Itala, Scaletta, Graniti, Motta Camastra, Roccella Valdemone e Santa Domenica Vittoria. “L’Ato Me4, con la fuoriuscita di parecchi Comuni che si sono costituiti da soli o in associazione con altri in Aro, ad oggi gestisce il servizio, nelle more dell’aggiudicazione dell’appalto dellla Srr Messina Area Metropolitana, per circa 18 Comuni con un personale oscillante tra 45 e 55 unità (secondo le varie assenze) con la gestione di due Centri comunali di raccolta (Furci Siculo e Motta Camastra) e il commissario straordinario, il dottor Nicola Russo, sta oggi praticando una gestione secondo il nostro parere, dal punto di vista sindacale, a dir poco discutibile – esordisce Pino – infatti in piena emergenza estiva (parecchi comuni sono a vocazione turistica oltre che rivierasca) invece di provvedere ad aumentare le unità lavorative con l’ausilio del ricorso a dei lavoratori stagionali, ha lasciato tutto il peso della gestione del servizio ad un numero non adeguato rispetto ai bisogni, aumentando di fatto i carichi di lavoro e dovendo ricorrere a prolungamenti orari e di straordinari ancora ad oggi non corrisposti”.

Di più, il 5 agosto, dopo una precedente riunione sindacale in cui è emersa la contrarietà di alcune sigle sindacali, la Cgil e la Fiadel, circa la volontà di modificare l’orario di lavoro degli addetti ai Ccr – evidenzia il sindacalista – il commissario straordinario ha inviato una nota in cui di fatto modifica l’orario di lavoro a partire dal 12 agosto: ciò ha costretto le organizzazioni sindacali ad inviare una diffida di cui il commissario non ne ha tenuto conto. Non è nelle prerogative di un commissario seppur straordinario modificare quanto previsto dal Ccnl, e quindi dalla normativa, in maniera unilaterale senza preventiva contrattazione aziendale e sindacale e ciò ha prodotto di fatto dei disservizi in capo alla gestione dei Ccr – denuncia Pino – i cui addetti sono stati impropriamente destinati ad altri servizi subendo reale demansionamento del quale chiederemo conto nelle opportune sedi (gli addetti ai Ccr risultano in busta paga e nei ruoli dotazione organica della Srr addetti all’area impianti) e quindi ciò ha determinato un accumulo, almeno nell’impianto di Furci, disordinato e non a norma anche se trattasi di rifiuto differenziato”. Il segretario della Fp Cgil chiede ai destinatari, ognuno per la propria competenza, “se ricorrano presupposti per un loro eventuale intervento e/o indagine ispettiva e nel caso di avviarli”, comunicando “l’interruzione immediata, stante l’atteggiamento sin qui tenuto dalla Gestione commissariale, delle relazioni sindacali. Per quanto riguarda la Fp Cgil – conclude Carmelo Pino – ci riserviamo l’apertura delle procedure di conciliazione e raffreddamento e la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori iscritti alla Fp Cgil”.

Da www.sikilynews.it