“Permane la grave, oggettiva inadeguatezza numerica degli organici e del personale amministrativo e, in secondo luogo, la cronica scopertura dei predetti organici….In riferimento al secondo profilo, si osserva che, in atto, la relativa scopertura, inevitabilmente destinata ad aggravarsi con i fisiologici prossimi pensionamenti, consente di assicurare gli standard minimi di regolarità ed efficienza del servizio e la adeguata risposta al pubblico, solo per l’eccezionale impegno dei funzionari e per i continui sforzi di riorganizzazione”. «Quello appena riportato – affermano il segretario della Funzione pubblica della Cgil, Francesco Fucile e il coordinatore Funzioni Centrali Sergio Fucile – è uno dei passaggi della relazione letta dal presidente della Corte d’Appello di Messina, Michele Galluccio, in apertura dell’’inaugurazione dell’anno giudiziario celebrata questa mattina a Palazzo Piacentini. Un passaggio che per la FP CGIL, con riferimento  alla situazione della carenza del personale amministrativo, riveste un’importanza cruciale nell’ottica di un vero miglioramento della macchina giudiziaria della città. Nel corso del 2018 – continuano i rappresentanti della Funzione Pubblica – si sono tenute diverse manifestazione di protesta da parte del personale giudiziario, costretto, proprio in considerazione delle suddette carenze di organico, a farsi carico di una mole di lavoro spesso inaccettabile. Senza considerare, poi, le condizioni di assoluta insalubrità in cui gli stessi dipendenti sono costretti a lavorare. Auspichiamo, quindi, che il 2019 possa rappresentare davvero un anno di svolta affinché la macchina della giustizia possa tornare, o meglio cominciare a funzionare». Un ultimo passaggio la Funzione Pubbllica lo riserva al sindaco Cateno De Luca, in merito alla realizzazione del secondo Palazzo di giustizia: «Considerando l’importanza dell’argomento – concludono gli esponenti della FP CGIL – chiediamo al sindaco di non strumentalizzare più la questione del Pala Giustizia per meri annunci politici e prendere una posizione ed accelerarne la situazione, nell’interesse dei lavoratori della giustizia e della città intera»