La Funzione Pubblica CGIL di Messina, alla luce della contrarietà mostrata al Sindaco De Luca rispetto alla proposta di delibera regionale, invita il primo cittadino metropolitano a pensare ad un’internalizzazione del servizio anche mediante una convenzione alla Messina Social City»

«Nel prendere atto che il sindaco metropolitano Cateno De Luca ha respinto il contenuto dell’ipotesi di delibera della Giunta Regionale (scorrettamente ed erroneamente definita “accordo sindacale”), avanzata dall’Assessore Regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, per tentare di mantenere e garantire un servizio di qualità agli studenti disabili e al contempo a garantire posti di lavoro, invitiamo lo stesso primo cittadino, fatti i dovuti approfondimenti tecnico-legali, a pensare ad un’internalizzazione del servizio in questione, anche attraverso la Messina Social City». Questo il commento del segretario della Funzione Pubblica della CGIL, Francesco Fucile, e della segretaria provinciale Elena De Pasquale, a seguito delle dichiarazioni rilasciate ieri da De Luca «che con i soliti toni urlati – affermano Fucile e De Pasquale –, rischia solo di trasformare questa delicatissima vertenza nell’ennesimo pretesto per andare all’attacco del Governo Regionale e quindi farne terreno di scontro politico (come i tanti episodi verificatisi di recente, non ultima la questione migranti). L’Assessorato Regionale, consapevole delle difficoltà che potrebbero verificarsi ad inizio anno scolastico, dopo innumerevoli sollecitazioni delle OO.SS., delle Associazioni della Famiglie e dei Disabili, dovrebbe garantire piena copertura economica alle Città Metropolitane, ai Liberi consorzi di Comuni e un indirizzo chiaro ai Comuni, per pensare a servizi aggiuntivi, integrativi e migliorativi, che di fatto potrebbero tradursi anche nella “ripetizione” di quanto finora è avvenuto garantendo l’assistenza igienico personale, ma sotto altro “nome”, così come attualmente avviene in altre regioni d’Italia (vedi Sardegna). Se però il sindaco De Luca non la ritiene una proposta percorribile, reiteriamo la richiesta di valutare la strada dell’internalizzazione del servizio. Chi oggi parla di “stabilizzazione” di questi lavoratori da parte della Regione, mente sapendo di mentire, visto che la normativa nazionale, nonché il parere (non Ordinanza) del CGA, ha chiaramente definito le competenze in merito. Questione diversa è il pensare alla stabilizzazione di questi operatori nell’ambito del sistema scuola, posizione che vede peraltro concorde la FP CGIL, ma è inutile dire quanto complesso e soprattutto lungo sarebbe il percorso in questione, rispetto a soluzioni che invece devono essere immediate e concrete».

Al Sindaco De Luca reiteriamo la richiesta, quindi, nella qualità di Sindaco Metropolitano, di dare una svolta decisiva al futuro dei lavoratori interessati attraverso l’internalizzazione del servizio e/o di dare un mandato importante agli uffici della Città Metropolitana per predisporre per tempo dei piani per i servizi aggiuntivi, integrativi e migliorativi, cercando di evitare il prevedibile flop che si è verificato con i “centri estivi” per i ragazzi disabili degli Istituti Superiori.