CGIL e CSA hanno da sempre parlato chiaro ai lavoratori e continuano a sostenere che la stabilizzazione è l’obiettivo finale ma avendo presenti le difficoltà da affrontare e gli ostacoli da superare.

​Solo chi con realismo segue giornalmente le vicende “romane” e “palermitane” può sapere che i tempi e le modalità di approvazione dei bilanci (“conditio sine qua non” per avviare le stabilizzazioni !!!) non sono dietro l’angolo.

​Per questo continuiamo ad affermare che la proroga al 31.12 è, non solo possibile, ma legittima e necessaria perché abbiamo motivo di ritenere che al 31 ottobre la situazione sia esattamente sovrapponibile all’attuale (al netto peraltro dei necessari chiarimenti di questi giorni fra il sindaco ed i revisori sulla nota con cui questi ultimi sono stati invitati ad avviare le procedure di dissesto).

​Riteniamo che costituisca o abbia costituito esercizio di “populismo e demagogia” affermare:1) “nella fase attuale l’ente si trova nelle condizioni di poter programmare, riorganizzare, eventualmente assumere e quindi stabilizzare i lavoratori”;2) “l’emendamento c.d. SALVA PROVINCE sarà verosimilmente operativo entro la metà di giugno e consentirà al nostro ente di poter chiudere 2018 e 2019 e preparare gli atti per l’avvio delle stabilizzazioni e la conseguente trasformazione del contratto”3) Senza la firma dei contratti (cosa che cmq queste sigle non hanno mai paventato) i precari si ritroverebbero senza continuità lavorativa: già in passato infatti i lavoratori hanno sottoscritto il contratto in data successiva alla scadenza del precedente e alla decorrenza del successivo.

Crediamo nella dialettica e nel pluralismo ma polemizzare non pensiamo giovi alla serenità dei colleghi !!!