La Fp Cgil esprime soddisfazione per l’approvazione da parte dell’ARS degli emendamenti con cui si supera il parere della Corte dei Conti che di fatto aveva bloccato la stabilizzazione e la firma di circa 8 mila contratti a tempo indeterminato, già avviati o conclusi, ai sensi del D.lgs 75/2017 (decreto Madia) e delle leggi regionali n. 27/2016 ed 8/2018. Come Fp Cgil avevamo da subito chiesto al Governo Regionale ed al Governo Nazionale un intervento chiarificatore che superasse legislativamente l’interpretazione dei magistrati contabili siciliani, i quali avevano limitato, nei fatti, la capacità assunzionale , al solo 50% dei precari in servizio negli enti. Con l’emendamento approvato dall’Ars, si ha una prima positiva risposta, ma bisogna attendere il Governo Nazionale, affinché lo confermi senza esercitare alcuna impugnativa, così da poter stabilizzare il 100% dei precari storici siciliani e chiudere definitivamente con trent’anni di odiose proroghe. Un ulteriore importante emendamento approvato dall’ARS, riguarda la possibilità di trasformare gli attuali contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, senza alcuna procedura concorsuale, autorizzando così, l’utilizzo dell’art. 20 comma 1 del D.lgs 75/2017 (Madia),  anche ai soggetti reclutati e provenienti dalle leggi regionali 85/95, 16/2006, 21/2003, 27/2007 etc. …  Anche questo emendamento, se confermato dal Governo Nazionale, autorizza gli Enti a predisporre l’immediata stabilizzazione senza ulteriori ritardi o tentennamenti.   Per quanto riguarda, infine, i precari in servizio presso i comuni in dissesto o in liberi consorzi e le città metropolitane, qualora non ci siano le condizioni certe per la stabilizzazione e ne facciano richiesta entro il 30 giugno 2019 , possono transitare in apposita area speciale ad esaurimento, istituita presso la RESAIS S.p.A.. Tale transito avverrà con la stipula del contratto a tempo indeterminato, mantenendo lo stesso inquadramento giuridico ed economico, nonché l’utilizzo presso lo stesso ente e la conservazione del diritto alla riserva, nell’ipotesi di avvio delle procedure di stabilizzazione, da parte dell’ente di originaria provenienza.